Quando le temperature si abbassano, le giornate si accorciano e le prime nebbie invadono i nostri panorami, profumi estivi e ricordi gioiosi aleggiano tra le colline del sud della Borgogna, in Francia. A partire dal terzo giovedì del mese di novembre, infatti, l’atmosfera grigia e autunnale si trasforma in un conviviale momento gourmet. Il colore caldo e rosso del Beaujolais nouveau arricchisce le tavole e le piazze delle città.
Un rendez-vous senza frontiere, in cui 110 paesi degustano e festeggiano lo spirito e la tradizione del celebre vino novello.
Il Beaujolais nouveau nasce nella regione vinicola più grande della nazione, che porta il nome dell’ormai celebre novello. Nei vigneti della côte beaujolais cresce un particolare vitigno denominato Gamay. Queste uve autoctone regalano un pannello aromatico molto interessante, profumi fruttati sorprendenti e gusti freschi e piacevoli.
Le uve Gamay, dalla buccia rossa ma dalla polpa bianca, danno origine al famoso Beaujolais nouveau solo dopo essere sottoposte ad un processo produttivo complesso e delicato.
Il limite principale riguarda la loro precocità di maturazione che rende le tempistiche un fattore fondamentale per la buona riuscita dello stesso. La vinificazione inizia nella vigna: gli acini devono essere perfetti, intatti e maturi al punto giusto. La raccolta avviene, quindi, a mano affinché non si rovini la buccia fragile di ogni singolo acino.
Tuttavia la particolarità di questo vino è nel processo di fermentazione che ne garantisce un colore rosso vivo.
I grappoli hanno bisogno di macerare, infatti il raccolto, comprensivo di steli e perfettamente integro, viene posizionato in una vasca e sottoposto alla cosiddetta “macerazione carbonica”.
Si tratta di un doppio processo di fermentazione intracellulare dell’acino e normale alcolico.
Nella prima parte del processo l’acino sprigiona calore, assottigliando la pelle dell’uva, e produce anidride carbonica che ne rompe la buccia liberando il colore, gli aromi e i tannini. I tannini, presenti in piccole quantità, donano struttura e bevibilità al vino.
Sapere esattamente la durata di ciascuna fase di fermentazione e controllare perfettamente la temperatura del vino in formazione consente di avere una spinta evolutiva del vino ed un’estrazione di profumi completa.
Il risultato è un vino flessibile e tondo, espressivo a livello aromatico, leggero e morbido al palato. Un vino dal colore dolce e brillante, dagli intensi aromi di frutti a bacca rossa.
Immaginate di essere invitati ad una bella serata tra amici: un po’ di musica e un bicchiere di vino per poi ritrovarvi in una piazza in cui si intrecciano profumi, sapori, tradizioni e ricordi. È questo l’obiettivo dei tremila viticoltori che lavorano con passione per creare un vino semplice e informale. Un vino che mira a soddisfare il piacere del palato.
Un « vino di compagnia, di festa e di amicizia »
Giorgia Di Biccari