Quando si pensa alla Sardegna vengono subito in mente le vacanze, le spiagge assolate e i mari cristallini ma noi B.winers sappiamo bene che c’è molto molto di più.
Forti dell’evento “Sardegna, l’isola che non c’è”, conferenza orientata alla conoscenza delle diversità che si possono riscontrare all’interno dell’isola, abbiamo trattato, nell’incontro di Giovedì 24 Novembre, dei vari vitigni Sardi, legati intrinsecamente al terroir.
Tale concetto rimanda all’interazione profonda che si sviluppa tra tutti gli elementi di un’area geografica che influenzano la produzione dell’uva e di conseguenza del vino, quali il mare, il suolo, il clima e, in molti casi, l’uomo.
La Sardegna nelle zone vicino alla costa è baciata dal sole e bagnata da piogge moderate, si presta perfettamente alla produzione del vino, contrariamente alle zone interne prevalentemente brulle e aride, difficili da domare.
A tutte le latitudini dell’isola possiamo scovare degli autentici tesori del panorama enologico italiano. A Nord troviamo la Gallura, terra di grandissimi vini bianchi come il Vermentino, al Centro l’area di Oristano, area dell’omonima Vernaccia ed a Sud il Sulcis, area di produzione del Carignano.
Queste terre ci regalano vini semplicemente straordinari che sono l’autentico manifestarsi dell’essenza sarda. Vini estremamente importanti e generosi che per essere apprezzati hanno bisogno però di una conoscenza “erudita” in quanto difficile trovare sinonimi al palato nel panorama vitivinicolo italiano .
Il primo vino degustato ci apre al mondo del Cannonau: il Rosè Alghero DOC della Cantina Sella&Mosca si presenta alla vista di colore rosa ciliegia, il profumo spiccatamente floreale rimanda alla tipicità distintiva dei vitigni autoctoni. Alla degustazione è secco, fresco, equilibrato e con retrogusto fruttato di ciliegie e lamponi.
Il Vermentino 300 giorni di sole della cantina Meloni è un vero e proprio elogio alla freschezza: dal colore giallo paglierino si presenta al gusto fresco, leggero, asciutto e al naso delicato e piacevole.
Il rosso, un Costera della cantina Argiolas, è un’etichetta emblematica in quanto incarna l’essenza del Cannonau DOC di Sardegna per antonomasia. Alla vista si presenta rosso rubino intenso, corposo e sostanzioso. Se al naso il primo sentore è quello della frutta rossa, del sottobosco e lievi richiami speziati, al gusto si rivela strutturato, secco e rotondo svelandoci una corposità e una consistenza interessanti.
Questo breve percorso può aiutarci a scoprire la vera essenza enologica della Sardegna dove cultura, tradizione, sentimento, ma anche innovazione e modernità si articolano in incantevoli vini.
Ginevra Ugurgieri della Berardenga