Dalle stime del Centro studi Cna, questo capodanno è stato all’insegna delle bollicine italiane, nell’ultima notte dell’anno sono state stappate, infatti, in Italia 12 milioni di bottiglie .
Risultato sorprendente, che deve essere collocato in uno scenario nel quale il mercato sta pian piano riscoprendo i negozi specializzati, dalle enoteche ai wine-bar.
È proprio in uno di questi luoghi, Il Secco, Enoteca e vineria di bollicine italiane, che B.wine ha avuto il piacere di degustare 3 spumanti Made in Italy.
L’obiettivo della serata era quello di far conoscere degli aspetti, spesso ignorati, circa le caratteristiche e ai metodi di produzione degli spumanti italiani, facendone emergere le peculiarità territoriali.
Direttamente dai vigneti dell’Azienda Agricola Spagnol, il Prosecco Col De Sas Extra Dry colpisce per la fragranza dei profumi fruttati sprigionati, in cui si possono riconoscere le note olfattive di pera e di mela. Si tratta di un vino versatile, frutto delle migliori uve Glera provenienti dai vigneti della famiglia Spagnol dislocati in tutto il territorio della DOCG di Conegliano Valdobbiadene.
Ogni fase del processo di produzione è seguita nei minimi dettagli: le viti sono curate e trattate nel rispetto del territorio, e quindi di tutto l’ecosistema nel quale esse crescono e si sviluppano. I grappoli raccolti con la vendemmia sono lavorati con la finalità di enfatizzare le peculiarità di tali uve. Alla vinificazione segue la presa di spuma secondo il metodo italiano: attraverso l’aggiunta di lieviti nelle autoclavi si innesca infatti una seconda fermentazione che si protrae per almeno 15 giorni.
I vini della cantina Spagnol sono da sempre sinonimo di eccellenza italiana, frutto di un processo produttivo attento alle rigide norme disciplinari che caratterizzano la denominazione DOCG di Conegliano Valdobbiadene.
Il secondo vino assaggiato è Sur Lie Marina, unico prodotto della giovane e dinamica cantina San Lurins, dal nome della località isontina di San Lorenzo.
Il nome “Marina” fa riferimento alla salinità e alla ricchezza minerale che si percepisconocon nettezza nell’assaporare questo vino. Grazie alla particolare ubicazione geografica che vede come protagonisti a nord le colline del Collio e a sud il fiume Isonzo, unitamente alla vicinanza del mar Adriatico che con le sue brezze favorisce escursioni termiche accentuate, e alle Alpi Giulie che proteggono i vigneti dai venti provenienti dal nord, si ottiene un vino di ottimo pregio.
La filosofia dell’azienda è attuare un processo di vinificazione che escluda in modo considerevole additivi chimici e lieviti. I grappoli, raccolti esclusivamente a mano, sono poisottoposti a pressatura soffice; il mosto fiore derivante dalla prima spremitura verrà utilizzato per la produzione del Marina. Il Marina è un vino rifermentato in bottiglia, prodotto da uve di Malvasia Istriana. La rifermentazione si avviene in bottiglia, come avviene per tutti i grandi spumanti che utilizzano il metodo tradizionale, il perlage si sviluppa naturalmente grazie ai lieviti indigeni, viene meno tuttavia la fase di dégorgement. I lieviti permangono quindi all’interno della bottiglia permettendo una continua evoluzione del vino, che di conseguenza viene consumato con il fondo.
Il Franciacorta rosé Demi sec della cantina Villa ha permesso di concludere la serata nel migliore dei modi. Risultato di un blend di uve quali lo Chardonnay e il Pinot Nero coltivate nell’area pedo-collinare di Monticelli Brusati in provincia di Brescia, questo vino riporta la denominazione di Franciacorta DOCG. La raccolta, effettuata in ceste di legno, permette agli acini di non essere eccessivamente schiacciati. Dopo la pigiatura il mosto fiore è inizialmente raccolto in serbatoi di acciaio inox. Segue una breve macerazione sulle bucce, tipica dei vini rosati, a conclusione della quale avviene la prima fermentazione alcolica.
La rifermentazione è in bottiglia, con presa di spuma secondo il metodo classico in cantine interrate dove il franciacorta matura per almeno 3 anni in attesa del momento ideale per la sboccatura. Il Franciacorta Rosé Demi Sec, una volta versato nel calice, sprigiona aromi floreali e fruttati delicati.
Queste note fruttate si possono percepire anche al palato, unite a punte di mineralità.
Quest’ultima caratteristica è dovuta al suolo di coltivazione, ricco di minerali e microelementi, che consentono agli acini di maturare i loro tipici aromi. La filosofia che contraddistingue tale cantina è sempre stata quella di una coltivazione sostenibile, rispettando e valorizzando il terroir.
Grazie a questa degustazione ora abbiamo una conoscenza più varia e approfondita dei vari spumanti italiani, ringraziando il Secco per le interessanti spiegazioni fornite, e le cantine vitivinicole per i loro eccellenti vini.
Anna d’Ovidio