Il vino in Italia rappresenta l’eccellenza e l’identità del nostro Paese, mostrandosi come parte integrante della nostra storia.
Sin dall’antichità infatti esso ha rivestito un ruolo centrale nella cultura del paese, furono i greci a portare la vite nella penisola, definendo, la stessa, Enotria ossia “paese del vino”. I romani invece la diffusero in tutta Europa, facendo dell’Italia uno dei più importanti centri di cultura enologica.
Il vino, dell’Italia, racconta la storia e la cultura nelle sue molteplici espressioni e ne esprime le peculiarità territoriali che ne fanno un esempio di biodiversità unico al mondo. La ricchezza regionale che contraddistingue il nostro settore enologico, tuttavia, non è sempre riconosciuta dal consumatore finale estero. Oggetto di studio della SDA Bocconi School of Management, scuola di direzione aziendale e cultura manageriale dell’Università commerciale Luigi Bocconi, è, infatti, la competitività del vino italiano e l’evoluzione dell’Italian Style nel settore enologico, in particolare del posizionamento “confuso” che rappresenta un limite per il raggiungimento di una leadership internazionale.
Partendo da questi aspetti, B.wine ha deciso di dare il proprio contributo alla promozione del vino italiano all’estero creando il progetto Wine’s Ambassador, realizzato in collaborazione con la Bocconi Alumni Association.
Il tema ruota attorno al doppio significato che il nome del progetto porta con sé: “il vino è ambasciatore” che ne esalta il ruolo di protagonista e “gli ambasciatori del vino” che rappresenta l’importanza dello studio e del singolo contributo della promozione dello stesso.
Il primo appuntamento del progetto si è tenuto nella splendida cornice della prestigiosa sede dell’ambasciata italiana a Stoccolma, antica residenza dei principi ereditari svedesi sino al 1926, dove un selezionato pubblico di imprenditori, giornalisti e studenti Bocconi ha potuto conoscere e degustare i vini di 3 importanti cantine Italiane: Umani Ronchi, Cantine San Marzano e Col d’Orcia.
L’evento è stato suddiviso in due parti: nella prima i rappresentanti delle cantine, introdotti dall’ambasciatore e dal Chapter leader della BAA, hanno presentato il proprio prodotto e la propria azienda, facendo emergere come ciascuna delle realtà partecipanti a Wine’s Ambassador siano intimamente legate alla storia e alla cultura del territorio di provenienza. La seconda parte è stata invece riservata alla degustazione dei vini presentati dalle tre cantine, supervisionata dal dr. Fausti, sommelier certificato AIS e punto di contatto durante la serata tra i rappresentanti e gli ospiti: padrone di casa è stato il nuovo ambasciatore dell’Italia in Svezia, Mario Cospito, seguito dal Chapter Leader della BAA di Stoccolma, Maurizio Fausti.
La Dolce Vita, il dolce vivere. Dobbiamo esportare la gioia e l’orgoglio di essere italiani – Mario Cospito
Il primo a presentare il proprio prodotto è stato Whilelm Shultz di Enjoywine, importartore in Svezia dei vini di Umani Ronchi, cantina pluripremiata i cui 10 vigneti – che si estendono per ben 210 ettari- sorgono nei tre territori nei di Castelli di Jesi e Conero nelle Marche e Montepulciano in Abruzzo. Tre i vini proposti dalla cantina marchigiano-abruzzese: Casal di Serra, Verdicchio dei Castelli di Jesi DOC, Cùmaro Conero Riserva, Montepulciano d’Abruzzo DOCG e Bianchi, Montepulciano d’Abruzzo Bio DOC.
Solo in Italia puoi uscire dalla Cantina e in meno di 20 minuti andare a farti un bagno in una spiaggia così meravigliosa ”- Whilelm Shultz, Umani Ronchi’s Importer
A seguire, Cantine San Marzano, giovane cantina pugliese, nata negli anni ’60 dall’unione di 19 viticoltori, i quali, grazie ad una sapiente sintesi di tradizione e innovazione hanno fatto di questa cantina del Salento non solo una delle più importanti cantine pugliesi, ma una vera e propria eccellenza enologica italiana. Cantine San Marzano è stata introdotta da Salvatore Ricciardi, export manager, il quale ha presentato agli ospiti le caratteristiche del territorio pugliese e della sua storia grazie alla partecipazione di tre vini: Tramari, Rosè di Primitivo Salento IGP; Edda, Bianco del Salento IGP e Sessantanni, Primitivo di Manduria DOP.
Lo slogan del Salento è “sole, mare, vento”: sono proprio questi 3 elementi a rendere unica la natura del nostro vino – Salvatore Ricciardi, Export Manager
Infine la conferenza è terminata con Tenute Col d’Orcia, rappresentata da Alexander Soldatos, di Oenoföros, importatore per la cantina toscana nei mercati scandinavi. Attraverso la storia del Brunello si è raccontata la ricchezza storico-geografica della Toscana, permettendo così agli ospiti di vagare idealmente tra i colori, i profumi e naturalmente i sapori della Val d’Orcia. Due i vini della cantina toscana presentati da Soldatos: Rosso di Montalcino DOC e Brunello Di Montalcino DOCG.
La storia del vino in questa regione è vecchia di secoli: non c’è altro posto al mondo in cui enologia e cultura siano così intimamente legati – Alexander Soldatos, Col d’Orcia’s Importer
Alla conferenza è seguita la degustazione delle etichette presentate, grazie alla quale gli ospiti hanno potuto assaporare ciascuno dei vini con la consulenza del dr. Fausti, sommelier certificato AIS, e dei rappresentanti delle 3 cantine coinvolte.
Un viaggio conoscitivo e dei sensi, che ha permesso di conoscere ed esplorare parte del nostro unico territorio.
Antonio Murtas